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CROCIFISSO

Il Crocifisso bronzeo attualmente conservato nell’altare in pietra serena della sagrestia è tradizionalmente riferito al bolognese Alessandro Algardi, uno dei massimi esponenti della scultura barocca che fu molto attivo a Roma dove realizzò, tra l’altro, la tomba di Leone XI e il monumento in bronzo di Innocenzo X nella basilica di San Pietro. Il Crocifisso di Perugia, databile intorno agli anni trenta del Seicento, si ispira a un fortunato modello cinquecentesco ideato dallo scultore fiammingo Jean de Boulogne detto Giambologna: mostra il Cristo ancora vivo con lo sguardo rivolto verso il cielo. Oggetti del genere, anche in ragione delle loro piccole dimensioni, furono molto ambìti dalla committenza privata. E’ per questo motivo che il Cristo algardiano fu più volte replicato. La versione di San Pietro può essere utilmente confrontata con quella di Palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma. Alessandro Algardi lasciò a Perugia anche un’opera in marmo, il busto di Elisabetta Contucci, straordinario, virtuosistico lavoro tuttora visibile nella zona presbiteriale della chiesa di San Domenico (1648).

Tipologia Percorso: 
Foto opera: 
Autore: 
Alessandro Algardi (Bologna, 1598-Roma 1654)
Tecnica: 
bronzo
Foto mappa: 
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3
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SI