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SAN PIETRO VINCIOLI

La tavola ritrae il perugino San Pietro Vincioli. Fu costui, primo abate di San Pietro, a dare impulso alla ristrutturazione della basilica e al suo adattamento a monastero. Il santo è colto mentre con la mano indica un libro aperto in cui è presente un’iscrizione che richiama il suo importante ruolo nella storia del complesso abbaziale: “sanctus Petrus p[er]usin[us] / hiu[us] mon[asterii] abbas pri-/mu[s] et repa[ra]-/tor . m[u]ltis/que claruit / mi[r]acul[is] / fuit au[c]t[or] / t[em]p[o]r[e] Octo/nis im/p[er]ato[r]is / secu[n]di”. Il dipinto faceva parte del gigantesco polittico realizzato per l’altare maggiore da Pietro Perugino. Smembrato nel 1591 in seguito ai lavori di ristrutturazione della chiesa diretti da Valentino Martelli, il polittico è stato oggetto delle requisizioni napoleoniche nel 1797. Solo cinque scomparti della predella, compreso il San Pietro Vincioli, si salvarono dalla dispersione. Sappiamo che alla grande impresa pittorica, che impegnò Perugino dal 1495 al 1500, parteciparono alcuni collaboratori come Eusebio da San Giorgio. Tuttavia nel San Pietro Vincioli è possibile rintracciare la mano del Vannucci. Conforta in tal senso l’alta qualità pittorica e la delicata rappresentazione degli affetti.

Tipologia Percorso: 
Foto opera: 
Datazione: 
1495-1500
Autore: 
Pietro Vannucci, detto il Perugino (Città della Pieve, circa 1448-Fontignano, 1523)
Tecnica: 
tempera su tavola
Foto mappa: 
Ordine Opere in Percorsi: 
7
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SI