La scena trasmette un grande vigore espressivo e un vivace dinamismo. Il tema raffigurato si collega a due episodi particolarmente forti del Nuovo e dell’Antico Testamento: Cristo che si scaglia contro i mercanti che esercitano il commercio dentro il tempio viene paragonato a Mosè che, adirato con il popolo di Israele, spezza le tavole della Legge. Per l’interpretazione di questo soggetto il Vassilacchi guarda a Tintoretto e alla forza espressiva con cui il maestro veneziano anima le sue opere inserendo personaggi colti in scorci spericolati e in pose estremamente sforzate come nel caso del celebre Miracolo di san Marco che libera uno schiavo (Venezia, Gallerie dell’Accademia). Anche le scelte coloristiche e la nitida descrizione delle architetture si rifanno alla tradizione figurativa della pittura veneziana, da Tiziano a Veronese.