Questo dipinto, opera di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato, fa parte di una serie di copie che meglio potremmo definire intelligenti riproposizioni con varianti, eseguite dal pittore marchigiano tenendo a mente opere di Raffaello e di Perugino. In questo caso il modello da cui l’artista prende spunto è l’Annunciazione dello scomparto sinistro della Pala Oddi di Raffaello, già in San Francesco a Perugia, asportata dai francesi nel 1797, recuperata da Antonio Canova nel 1815 e subito dopo destinata alla Pinacoteca Vaticana.